lunedì 21 settembre 2015

Aerials- System of a Down
Life is a waterfall 
we're one in the river 
and one again after the fall 
swimming through the void 
we hear the word 
we lose ourselves 
but we find it all.... 
cause we are the ones that want to play 
always want to go 
but you never want to stay 
and we are the ones that want to choose 
always want to play 
but you never want to lose

[19:54]

Penso che scrivere sia una delle cose più belle che si possa fare,è come fotografare un momento della propria esistenza attraverso le parole, cosa che nelle foto vere e proprie ogni tanto manca.

Spesso però ho un sacco di voglia di scrivere ma non so bene di che cosa, forse vorrei scrivere tutte quelle parole che non ho detto alle persone che sono passate nella mia vita, quelle parole che spesso per paura o per felicità non ho detto. Perchè dico per felicità? Anche se le parole sono una delle cose più potenti sulla faccia della terra, spesso non bastano. Spesso un "ti voglio bene" non basta, ma un "ti amo" è eccessivo...e dire "ti amo solo un po'" non suonerebbe così bene.
E' capitato solo a me di guardare in faccia una persona, pensare di dire "ti amo" e zittirsi perchè sarebbe riduttivo? O di voler dire ad una persona che manca, ma capire che una semplice mancanza non basta a descrivere quell'oblio che si sta provando, o ancora meglio capire che sarebbero parole buttate al vento che, appunto, non basterebbero a cambiare le cose.
E se non bastano nemmeno le parole, non siamo così infinitamente limitati? Abbiamo la possibilità di provare esperienze enormi, anche oltre l'universo, eppure non abbiamo modo di condividerle. Tutto ciò mi fa sentire piccola. Piccola e piena...ma un pieno che non posso far uscire. E' come avere tutto l'universo nelle proprie mani e essere gli unici a saperlo, non avere gli strumenti materiali per condividerlo. E non uso a caso questo termine: sono una persona solitaria, non cerco la compagnia ad ogni costo, se non mi sento a mio agio (e ciò veramente accade spesso) preferisco stare da sola. Ma sono sempre stata convinta che il 50% delle emozioni che proviamo, belle o brutte che siano, è dato dal poterle condividere con qualcun altro. Non è molto più bello essere felici in due? Non si soffre un po' di meno quando si soffre in due?
A questo punto non so bene cosa di queste tre cose mi manchi: le parole, le emozioni o qualcuno con cui condividerle. Per la prima sono sempre riuscita ad aggirare il problema utilizzando qualunque mezzo: altre lingue, gesti,sinonimi...qualunque cosa. Quindi penso di poterla cancellare dalle motivazioni di questa vuotezza piena.
Che mi manchi qualcuno è assodato, anche se so che al mondo ci sono milioni di persone che potrei amare e volere accanto a me io ne vorrei una sola, avrei bisogno di una sola, ma non ne ho più la possibilità e quindi l'unica soluzione a questo è godermi le emozioni da sola. Quindi sentirle a metà.
Ma non sono sicura che sia proprio questo il problema, o almeno non da solo... ho passato uno dei migliori periodi della mia vita quest'anno, ho riempito ogni secondo di attività e di persone che mi facevano sentire bene, importante, orgogliosa di me stessa. Eppure appena ho qualche minuto per me mi sento soffocare, soffocare in tutte queste cose, è come se assorbissi tutto come una spugna e poi non fossi più in grado di far uscire nulla, ma allo stesso tempo è come se tutto questo tempo lo avessi passato a farmi scorrere le cose vicine senza mai toccarle veramente. Mi sembra di non vivere abbastanza, di non fare mai abbastanza per poter essere felice di come ho utilizzato questi anni, ma appena inizio a riempirli o paura di fare troppo e di non godermi piccole cose che mi mancheranno e non torneranno più.
Sono l'ossimoro di me stessa.